I cento colori del blu, di Amy Harmon - 3 aprile

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AnitaBlake
view post Posted on 6/5/2014, 16:57 by: AnitaBlake





I CENTO COLORI DEL BLU
Amy Harmon




Nel romanzo che ha scalato le classifiche di lettura statunitensi, Amy Harmon racconta la storia di Blue.
Giovane donna dal passato oscuro e nascosto che si ritrova ad affrontare, spesso da sola, le difficoltà che la vita le pone davanti.
Spaccona e arrogante, tiene a distanza tutti, primo della lista il nuovo professore di Storia, Darcy Wilson, perché cerca di indagare sulla vita di ogni alunno.
Non avendo notizie certe sul suo passato, Blue si chiude a riccio, ma poi, inevitabilmente, sboccia grazie a Wilson, alla sua famiglia e alla piccola Melody.
“I cento colori del blu” è un romanzo psicologico complesso, che indaga l’anima e le emozioni di Blue, spiegando al lettore come ogni singolo evento che ci colpisce da piccoli, lascia il segno. Che ne siamo consapevoli e meno.
La prima parte del romanzo, forse per le tante dissertazioni letterarie e citazioni, è lenta e poco coinvolgente.
Ci si avvicina poco alla ribelle Blue, anche se si intuiscono le motivazioni che la spingono a compiere ogni azione.
Ma chi è Blue?
Blue è una quasi ventenne disorientata, dipinta dalla Harmon come un’adolescente cresciuta in fretta ma impaurita dalla crudeltà della vita.
È un bel personaggio, completo e complesso, che cresce e matura nel corso della storia, fino a capire cosa realmente vuole e a realizzare i propri desideri, nonostante la paura, nonostante il dolore.
Il coprotagonista è Darcy Wilson, chiamato semplicemente Wilson perché odia il suo nome classico, ispirato al celeberrimo libro di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio.
Nonostante sia di poco più grande di Blue, Wilson ha una maturità maggiore e capisce subito il valore di Blue, che ha qualcosa da nascondere, che si difende dai ricordi confusi che affollano la sua mente.
Dolce e premuroso, Wilson non s’impone mai, non invade mai lo spazio di Blue, nemmeno quando arriva finalmente il momento giusto.
Non è la diversa estrazione sociale a tormentarlo e bloccarlo, forse è la paura, la stessa che impedisce a Blue di essere semplicemente se stessa.
Lo stile dell’autrice, seppur non scorrevolissimo, è piacevole e delicato. La leggera lungaggine della prima metà del libri è chiaramente voluta, perché ogni citazione o evento storico raccontato serve a Blue per far uscire fuori la personalità, attraverso le sculture di legno che intaglia.
Nel complesso il libro scorre bene e si legge agevolmente. Non ci sono grossi colpi di scena né momenti al cardiopalma, ma non per questo non meraviglia il lettore.
Una storia triste che ha un lieto fine, aspettato ma non scontato.



Edited by Pau_7 - 30/1/2015, 19:23
 
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4 replies since 11/2/2014, 11:08   184 views
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