Purgatorio, di Francesco Gungui - 23 aprile 2014

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LadyGinevra
view post Posted on 17/3/2015, 23:10 by: LadyGinevra




Recensione a cura di Valentina Gregori:
Dopo aver apprezzato “Inferno”, l’esordio promettente della trilogia “Canti delle Terre Divise”, mi aspettavo che la saga migliorasse. Ne sono rimasta in parte delusa. Infatti, pur mantenendo l’originalità, i toni cupi e drammatici e gli eventi incalzanti che hanno caratterizzato il primo episodio, in “Purgatorio” e “Paradiso” ho riscontrato difetti che mi hanno lasciata perplessa.
L’intreccio frenetico delinea il viaggio, fisico e personale, che i nostri eroi affrontano attraverso il Purgatorio, per purificarsi e ottenere l’accesso alla “polis perfetta”, infine per raggiungere il Paradiso, che rappresenta la verità e la salvezza. I protagonisti Alec e Maj riusciranno a intuire la realtà oltre l’apparenza e l’inganno. Nel tentativo di perseguire gli ideali e di stroncare il conflitto esploso tra il regime e i ribelli, Alec è costretto a compiere una scelta azzardata, in cui deve districarsi tra menzogne e realtà, mentre Maj si afferma come personalità tenace e punto di riferimento tra i ribelli. Quando si ritrovano, si lanceranno verso la conquista della libertà in un contesto sempre più pericoloso, che minaccia di travolgerli. In questo cammino sono accompagnati da amici fidati e sfideranno guerra, sofferenze, nemici, illusioni e insicurezze.
Non mi ha convinto il percorso interiore di alcuni personaggi tra cui Alec e soprattutto l’amica Maureen. La loro psicologia, e le azioni conseguenti, a volte mi sono parse contradditorie. Di Alec ho intuito i sentimenti durante il periodo in cui assume il ruolo di Oligarca, nonostante l’autore non li abbia saputi esprimere con efficacia, mentre non ho apprezzato l’evoluzione di Maureen, che ho trovato contrastante: sembra che oscilli tra fermezza e debolezza. Inoltre non ho compreso fino in fondo la decisione del regime di trasformare Maureen in una divinità per il popolo.
Altra questione che mi ha delusa è stato il finale e le spiegazioni conclusive, per certi versi troppo rapidi e improvvisi. Ammetto che mi ha lasciata un po’ amareggiata.
Tuttavia ho apprezzato lo stile scorrevole, la trama frenetica e inedita. Ho trovato avvincente la rappresentazione del Purgatorio e del processo di purificazione, ripresi, in un’ottica suggestiva, dalla Divina Commedia di Dante. Inoltre mi ha coinvolto il modo in cui è stata trattata l’evoluzione psicologica di altri personaggi importanti.
Una trilogia nel complesso avvincente e innovativa, i cui contenuti la rendono adatta anche ad un pubblico adulto. Peccato per le carenze: se alcune vicende fossero state gestite meglio, sarebbe stata una saga magnifica.
 
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1 replies since 16/4/2014, 12:36   24 views
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