Outcast, di Alina Bronsky - 24 aprile 2014

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Biola
view post Posted on 26/5/2014, 13:53 by: Biola





OUTCAST
Alina Bronsky




Outcast è il primo libro di una trilogia scritta dalla Bronsky. Data la fama e i commenti positivi riguardanti questo romanzo venduto in ben 15 Paesi mi aspettavo molto di più, ero partita con aspettative molto alte, probabilmente è per questo che la delusione è stata maggiore. Premetto che leggendo questo libro ho rischiato varie volte di addormentarmi, a causa della monotonia dei pensieri della protagonista.
La storia ha un andamento lento, nonostante la chiarezza e la semplicità dello stile utilizzato, i contenuti sono scarni. Inizialmente la storia sembra essere ambientata nella società in cui viviamo oggi, successivamente, però, l’autrice fa luce ad un mondo differente, diviso in Normali, Freak e Fate. Possiamo ben notare l’intreccio creato tra distopia e fantasy, cosa che ho apprezzato trovandola molto originale.
La vicenda si apre narrando la vita di Juli, una normale adolescente costretta a dividersi tra il padre e la madre a causa del divorzio, che viene scombussolata dalla misteriosa scomparsa della madre e dall’atteggiamento distaccato del padre e della polizia riguardo all’accaduto. Per buona parte del romanzo assistiamo alla continua ricerca da parte della protagonista della verità, succube delle rigide regole del padre, un Normale modello, che cerca di tenere all’oscuro sua figlia riguardo l’identità della madre. Juli corre alla continua ricerca della madre, questo porta ad un continuo accumularsi di domande senza avere mai alcuna risposta precisa. La storia si rianima, solo nel momento in cui appare un nuovo personaggio dall’aria distinta e anche un po’ misteriosa, che accompagnerà la protagonista, e la aiuterà nelle sue scoperte. Solo nell’ultimo capitolo la trama inizia a diventare davvero interessante, la cosa scoraggiante, però, sarà il porsi di una nuova destinata ancora una volta a non avere risposta. Questo artificio dovrebbe portare il lettore ad aspettare ansiosamente il secondo volume della trilogia, cosa che in me non è accaduta. Infatti, concluderò questa saga solo perché odio lasciare le cose incomplete e perché in cuor mio spero che la storia recuperi, data l’impostazione di base abbastanza originale, nulla di più.
Chi è in cerca di azione, amore o passione farà meglio a stare alla larga da questo libro che non contiene nulla di ciò, a parte un profondo legame nei confronti della famiglia e un pizzico di fantasia e magia.



Edited by Pau_7 - 6/3/2015, 22:45
 
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1 replies since 23/4/2014, 23:16   81 views
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