TU SEI MIA
Elizabeth Anthony
Tu Sei Mia #1
“Tu sei mia” è il primo capitolo di una duologia romance storica e lascia col fiato sospeso, oltre che con una bella dose di rabbia verso la protagonista.
La storia raccontata è quella di Sophie Davis, giovane donna che passa da sguattera a cantante di successo e del duca Ash, suo amore eterno e perduto.
La differenza di estrazione sociale tra i due non è un ostacolo insormontabile, ma le convenzioni ancora radicate nella protagonista, nonostante siamo negli anni Venti del ‘900, fanno si che i problemi si moltiplichino tra i due, fino alla conclusione aperta del libro.
La storia si può dividere in due parti, una prima più lenta, ricca di minuziose descrizioni, e una seconda più concitata, quasi frettolosa che fa sembrare siano passati anni, quando invece il tutta questa parte si svolge nel corso di circa un anno.
Nonostante la “lentezza” iniziale il libro scorre bene, si legge facilmente in un pomeriggio, ma lascia profondamente insoddisfatti.
I protagonisti, non delineati a tutto tondo, offrono un’immagine di sé quasi irreale.
Sophie è una giovane donna che inizia a raccontare la sua storia da quando, tredicenne, resta orfana e va a servizio in una casa di duchi.
Racconta i primi anni come sguattera, poi il salto di qualità a cameriera personale di Lady Beatrice, una donna senza scrupoli che la perseguiterà per tutto il romanzo, fino alla realizzazione del suo sogno, d’amore e di carriera.
Il problema sostanziale di Sophie è l’ingenuità. Nonostante cresca, si fida delle persone sbagliate e non ha un istinto forte che possa aiutarla.
Molto bella e longilinea, se avesse un po’ di cervello in più non guasterebbe.
Chi non ama le protagoniste femminili andrà a nozze con questo libro e potrà trovare mille difetti a Sophie.
Dall’altra parte abbiamo Lord Asher. Un nobile con un passato oscuro, bellissimo e dannato da sofferenze atroci che ha subito in guerra.
Di lui si sa poco, tranne che attira facilmente l’odio di chiunque.
Lo si scopre passo dopo passo, ma non lo si comprende appieno. Ama Sophie profondamente ma non si impone su di lei, non sa convincerla della forza del suo amore. È poco convincente e lei, testarda com’è, non lo ascolta.
La cosa predominante tra i due, ma nel libro in toto, è il sesso.
Anche qui, una lievissima venatura sadomaso, retaggio di un passato nascosto, permea il libro. Argomento che ha stancato per la sua monotematica motivazione, non è eccessivamente calcato in queste pagine, ma, come è risultato da un confronto con altre lettrici, contribuisce alla sensazione di anacronismo che caratterizza la storia.
Le scene erotiche sono descritte abbastanza bene, non sono volgari né eccessive, nonostante siano numerose.
Lo stile della’autrice è chiaro, anche se non semplicissimo.
L’uso della prima persona favorisce l’immedesimazione ma la frettolosità di alcune scene da un senso di caos generale che confonde sui tempi della storia e sulle emozioni.
Rabbia, amore e dolore sono mescolati tra loro ma non arrivano al lettore con forza travolgente, sembrano essere misurate, ponderate.
Probabilmente questo è dovuto al fatto che sia il primo di due libri, forse è solo parte della tecnica dell’autrice.
Nonostante non sia un capolavoro, “Tu sei mia” non è neanche un libro da buttare e riesce a guadagnare tre stelline su cinque, nella speranza che il seguito possa riscattarlo di almeno una stella.
Edited by Pau_7 - 5/2/2015, 20:28