IL TUO MERAVIGLIOSO SILENZIO
Katja Millay
Due solitudini. Un segreto da dimenticare. La magia delle seconde possibilità.Azzeccatissime le frasi riportate sulla copertina di questo New Adult... e che copertina! Bellissima foto. Ispira, incuriosisce.
Dunque, dico subito che non siamo in presenza del solito NA. Scordatevi le storie che avete letto di questo genere, nonostante presentino tematiche simili.
In questo romanzo facciamo la conoscenza di Nastya e di Josh. La protagonista apre con un prologo decisamente forte, che già fa intuire un linguaggio mai banale e accattivante:
“Odio la mia mano sinistra. Odio guardarla. Odio quando si blocca e trema, a ricordarmi che ho perso la mia identità. Ma la guardo comunque, perché mi ricorda anche che riuscirò a trovare chi mi ha portato via tutto. Ucciderò il ragazzo che mi ha uccisa, e lo farò con la mano sinistra”.
Poche parole ci introducono subito nel mondo oscuro di Nastya la quale, a causa di un trauma che non viene svelato se non quasi alla fine, ha deciso di non parlare più. E sono 452 giorni che non emette suono. Vestiti neri, corti e attillati, trucco pesante e volgare; ecco come appare agli occhi degli studenti del nuovo liceo che ha appena iniziato. A lei non importa niente se la gente la guarda male, se la definisce nei peggiori modi, se la evitano. Anzi. Il suo scopo è proprio quello di essere lasciata in pace. L'unico che attira la sua attenzione è Josh, un bel ragazzo che siede sempre in solitudine durante la pausa pranzo, al quale tutti sembrano gravitare rispettosamente intorno. Tutti lo rispettano e si guardano dal farlo incazzare, nessuno lo disturba. Perché?
Il dramma di Josh non è un segreto. Ha subito gravi lutti, fino a perdere tragicamente tutti i suoi cari. È un ragazzo che non ama essere compatito. Ha la passione per il legno, la sola cosa che lo rende felice. Per Nastya invece si tratta della corsa, unica attività che la libera dai pensieri e la fa star meglio. È proprio durante una di queste corse serali che Nastya, perdendosi, incappa nella casa di Josh. Lui è in garage, il suo luogo di lavoro, e quando la vede stenta a riconoscere che sia lei. Sembra quasi una ragazza normale, niente merda nera in faccia, niente vestito da pornostar. Da qui inizia la loro strana storia, la storia di due persone sole che percepiscono nell'altro una sorta di salvezza, di pace, di tranquillità.
Il percorso che entrambi fanno sarà lungo e difficile. Attorno ai protagonisti spicca il miglior amico di Josh, Drew, che si merita tutti i sorrisi che riesce a strappare con la sua allegria e genuinità. I due punti di vista alternati regalano quel tocco in più alla storia che avrebbe perso molto se fosse stata a senso unico. Questo libro è un viaggio in salita, assistiamo alla tenacia di Nastya di voler restare in piedi nonostante le sia stato tolto tutto. E con tutto intendo davvero tutto. Tutto ciò che era non è più e non tornerà mai. Più si legge, più vengono fuori dettagli. Il lettore cerca di assemblare il puzzle ma niente da fare. Si arriva quasi a sbuffare, a pronunciare l'isterico “va bene, ora basta, che è successo a sta ragazza??”. A quel punto tutto viene svelato e si resta a bocca aperta.
Secondo me sul finale si perde qualcosa però, o meglio, forse mi aspettavo che crollasse il mondo, che scoppiasse la bomba. Non c'è un vero e proprio “booom” e un po' ho storto la bocca. Si attende quel momento per tutto il libro e pensavo chissà cosa. Anche un pelino troppo forzato. La scena clou è inserita a forza, nel senso che uno si chiede quante probabilità ci fossero che gli eventi portassero Nastya in quel luogo, in quello stesso giorno, in quella stessa ora. Peccato. Mi sono resa conto che è un finale reale, che non c'è niente di romanzato o teatrale. È il finale più reale, serio e logico che abbia mai trovato.
La scrittura della Millay è brillante. Scivola via nonostante ci sia tantissima introspezione, visto appunto che la protagonista non parla. La parte centrale del libro è davvero succosa, piena. È un crescendo. Se si ha la pazienza di sorvolare le prime pagine che partono un po' lente, poi si viene risucchiati dalla curiosità. Lente nel senso che i personaggi ci vengono introdotti piano piano, ma solo dopo ci renderemo conto che è stato un espediente necessario. Non risulta comunque pesante o noiosa. Quando se ne ha abbastanza del POV di Nastya ecco che arriva quello di Josh a sottoporci tutto un altro lato della storia. I dialoghi sono ben costruiti, i personaggi sono a 360 gradi, veri e con tutti i loro difetti che spesso sono molti di più dei pregi. Sarà l'intersecarsi dei sentimenti a rendere migliore ogni cosa. Credo che l'autrice ci voglia dire che si può combattere tutto, ma non da soli. Insomma, davvero un NA fuori dal comune!
Edited by Pau_7 - 8/3/2015, 17:11
