KAREN KAFE
Nicole Milton
Un racconto, una novella fresca e appassionata che si leggere in un soffio, ecco cos’è “KarenCaffè” di Nicole Milton.
La storia raccontata è quella di Flora che, ricevendo un’eredità inaspettata, cambia tutta la sua vita. Incontra anche l’amore, sì, ma Andrea è solo una figura marginale che serve a far spiccare il carattere della protagonista.
A Volterra, un piccolo centro toscano, grazie al lascito di Isabella Fini, Flora apre un caffè letterario che prende il nome da Karen Blixen, donna che ammira molto.
Così, tra una mostra e una presentazione, tra una misteriosa scomparsa e una passeggiata con la piccola Lola, il carattere complesso di Flora viene fuori in ogni sfaccettatura.
La nostra protagonista è una donna matura che crede di affrontare tutto con calma e praticità. La verità, che appare presto al lettore, è che Flora è una donna insicura che vive con passione le sue avventure ma che si tormenta molto prima di decidersi a farlo.
La descrizione fisica non è approfondita per lasciare al lettore la possibilità di concentrarsi sul carattere e di immaginare.
Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole. Divertente a tratti, conquista i lettori per la freschezza e l’attualità del tema e per la semplice profondità con cui sviscera il comportamento della protagonista.
Tuttavia, il racconto è un po’ sbilanciato. Manca un po’ l’equilibrio tra la trama e l’analisi psicologica e questo impedisce alla storia di decollare davvero. Per questo merita solo tre stelline e mezza: si deve leggere senza aspettative e con la consapevolezza che si tratta di un racconto non di un romanzo.