Eversea, di Natasha Boyd - 1° libro della serie "Eversea - A Love Story"

Leggendo la trama sono stata allo stesso tempo interessata, ma anche un pochino scettica. Con quelle premesse poteva essere sia una stupenda favola, che una storiella banale ed un po' stupida. Ho comunque iniziato la lettura con le migliori intenzioni ed ho fatto bene ad essere fiduciosa. L' ho infatti trovato ben scritto e con personaggi ben caratterizzati. Non sono semplicemente un ragazzo ed una ragazza qualsiasi che si innamorano, senza avere una personalità propria, senza avere niente che li delinei e completamente piatti, come ho spesso paura di trovare in libri di questo genere. Jack e Keri Ann sono tutt' altro. Hanno entrambi delle forti personalità, delle passioni, un passato importante e sono anche molto divertenti. Lo svilupparsi del loro rapporto è riuscito a superare il mio scetticismo e mi ha fatto sognare.
Inoltre un' altra cosa che è riuscita a farmi facilmente superare i miei dubbi è il fatto che lo scetticismo sulla vicenda viene espresso, più volte, anche dalla protagonista stessa. Questo ha, per me, reso la storia, nonostante tutto, più credibile. Il rendersi conto così chiaramente della situazione surreale, i problemi che si pone Keri Ann ed i suoi pensieri, sono così sensati e veritieri che me l'hanno fatta apprezzare e sentire più vicina.
La storia mi ha proprio presa, dall' inizio alla fine, senza un momento in cui non fossi completamente avvinta. In fin dei conti non sono stata a farmi troppe domande sulla credibilità o sulla leggerezza, mi sono solo lasciata trasportare dalle emozioni ed è stato molto intenso.
Attendo già il seguito con una voglia tremenda di leggerlo!