SEDUTTORE DALLA NASCITA
Susan Elizabeth Phillips
Chicago Stars #7
“Seduttore dalla nascita” è l’ultimo libro della serie Chicago Stars della Phillips. Una serie che ho amato libro dopo libro, aspettato con ansia e letto con parsimonia, per quanto sia possibile quando si ha a che fare con una scrittura come quella dell’autrice.
La trama è costruita su uno schema già collaudato e vincente: una storia d’amore tra i protagonisti principali che si intreccia con un’altra tra quelli secondari, tra colori, profumi, sensazioni uniche. A questi si aggiungono altri personaggi, caratterizzati così bene da diventare coprotagonisti del romanzo stesso.
Dean, stella dei Chicago Stars, incontra per caso Blue mentre indossa per motivi di lavoro un enorme costume da castoro. Il loro rapporto inizia con scene davvero comiche e scritte con ironia graffiante. Entrambi sono troppo intelligenti per essere categorizzati in fretta, giocano, si pungono e si attirano fin dal primo istante. Questa loro voglia di scoprirsi mettendosi continuamente alla prova, nonché l’impellente necessità di denaro di Blue, li porta ad condividere il viaggio e la scoperta dei segreti della fattoria che Dean sta ristrutturando.
Non sarà solo una scoperta materiale. Per la prima volta, anche se per diversi motivi, entrambi metteranno radici in un posto, vivendo, costruendo e definendo la nuova casa di Dean, donandole un’anima che prima non aveva mai avuto. In quel luogo magico ritrovano se stessi, i valori che credevano perduti e la volontà di stare insieme. La fattoria diventa uno scrigno delle emozioni, che sono così tante e hanno sfaccettature così diverse da rendere difficile la loro trasposizione in parole
Blue ha un passato di abbandono alle spalle, la consapevolezza di una giusta causa ma anche l’amarezza della cruda realtà. Non vuole dipendere da nessuno, tanto meno da un uomo a cui la vita sembra avere reso tutto facile come Dean. Ci è costretta, ma cerca di portare tutto in termini contrattuali. Vuole preservare la sua dignità.
Qui sta il primo punto per Dean: la asseconda, finge di non vedere o di non capire pur di non metterla mai in imbarazzo. All’inizio la trova divertente e viene stuzzicato dal fatto che sia l’unica a resistere al suo fascino, ma dopo un po’ scopre che gli è entrata dentro come nessun’altra. Ne apprezza la semplicità e la concretezza e inizia a sentire la necessità della sua presenza.
Blue gli dà una nuova prospettiva con cui guardarsi allo specchio, cosa che Dean fa di rado per non dover fare i conti con la sua anima e le ferite profonde che vi sono incise. L’arrivo di altri due personaggi fondamentali, Riley, la sorellina minore di Dean, e Nita, l’anziana padrona del terreno dove sorge l’intera città, costringeranno la stella del football ad affrontare i suoi problemi. Alla fine l’amore trionferà, come accade in ogni romance, ma non prima di aver eviscerato ogni sentimento, ogni pertugio d’anima in cui i protagonisti si nascondono, d’aver fatto cadere ogni telo a coprire le emozioni più pure e intense.
Ecco allora la Phillps descrivere con assoluta delicatezza il rapporto fra genitore e figlio, fra fratello e sorella, fra amici e amanti, il tutto ambientato in un angolo di paradiso fatto di vialetti, staccionate, cottage, verande, carrozzoni da zingari e laghetti. Un mondo fatato dove tutto è possibile.
Lo stile è come al solito impeccabile e avvolgente, una spirale che attira chi legge nel racconto come ne facesse davvero parte, un mulinello di foglie autunnali carico di colori e profumi di muschio, terra e cose vere. Un racconto dal quale si fa fatica a staccarsi, che lascia una dolce sensazione nell’anima e un cuore leggero. Il piccolo rammarico sta solo nelle fine della serie, anche se son sicura che la Phillips ci farà qualche sorpresa. Concludendo, se non l’avete ancora fatto, leggetelo! Sognare mantiene giovani!
Edited by Pau_7 - 8/3/2015, 16:18
